Microbiota ed endometriosi: il maxi studio BIOME-ENDO su 2.000 donne

Parte lo studio del Sacro Cuore Don Calabria e Wellmicro: focus su microbiota vaginale, cervicale e rettale nelle pazienti con endometriosi

Uno studio prospettico di ampio respiro per fare luce sul legame tra microbiota ed endometriosi: si chiama BIOME-ENDO ed è condotto dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (Verona) in collaborazione con Wellmicro del gruppo Named. L’obiettivo? Analizzare il microbiota vaginale, cervicale e rettale di 2.000 donne per comprendere se vi sia una correlazione tra l’alterazione dei microbiomi femminili e la severità della malattia endometriosica.

“L’endometriosi è una condizione infiammatoria cronica che colpisce una donna su dieci, circa tre milioni in Italia e 190 milioni nel mondo”, ha spiegato il Dott. Marcello Ceccaroni, Direttore del Dipartimento per la tutela della salute e della qualità di vita della donna – U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria.

Cos’è BIOME-ENDO: analisi su 2.000 donne in due anni

Lo studio BIOME-ENDO avrà durata biennale e coinvolgerà circa 2.000 donne dai 18 anni in su con sospette patologie ginecologiche benigne che verranno sottoposte a chirurgia presso l’IRCCS di Negrar. Le pazienti saranno suddivise in due gruppi:

  • Gruppo endometriosi: donne con diagnosi ecografica o chirurgica di endometriosi;
  • Gruppo di controllo: pazienti con fibromi, prolasso o altre condizioni ginecologiche benigne.

Oltre alla raccolta dei tamponi vaginali, cervicali e rettali, saranno esaminati anche campioni endometriali se viene eseguita un’isteroscopia, insieme a dati clinici, anamnestici e chirurgici. Il DNA microbico verrà analizzato tramite tecnologia Shotgun e una pipeline metagenomica sviluppata da Wellmicro.

“Il microbioma intestinale, con i suoi 3.300.000 geni (noi ne abbiamo 23.000!) è il potente regista della nostra salute”, ha affermato Alessandra Graziottin, professore ac presso l’Università di Verona e Presidente della Fondazione Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus.

Microbiota ed endometriosi: perché studiarli insieme

Negli ultimi anni la scienza ha mostrato un crescente interesse per l’influenza del microbiota sul sistema immunitario e sul metabolismo degli estrogeni, due fattori cruciali nell’endometriosi, malattia estrogeno-dipendente e caratterizzata da un’alterazione immunitaria. La possibilità di identificare segnature microbiche cross-regno, cioè di vari microrganismi come batteri, funghi, virus e protozoi, rappresenta una potenziale svolta per la diagnosi precoce e la personalizzazione delle terapie.

“Lo studio BIOME-ENDO rappresenta una novità assoluta nella comprensione del coinvolgimento del microbiota nell’endometriosi”, ha dichiarato Andrea Castagnetti, General Manager di Wellmicro. “I campioni verranno analizzati con una pipeline proprietaria […] progettata per integrare le potenzialità del machine learning con un approccio tassonomico multi-regno ad alta risoluzione”.

Verso una nuova prognosi per l’endometriosi

L’approccio innovativo e prospettico dello studio permette di correlare il microbiota alla severità dell’endometriosi, aprendo scenari inediti per la medicina di precisione nella salute femminile. Un’analisi ad interim sarà effettuata dopo l’arruolamento di 300 pazienti per valutare i primi risultati e validare la prosecuzione dello studio. Il follow-up finale è previsto tre anni dopo il reclutamento dell’ultima partecipante.

Se alterato, il microbioma (‘disbiosi’) diventa co-fattore e acceleratore di diverse patologie. Dati preliminari suggeriscono che possa anche peggiorare l’endometriosi e il dolore associato”.

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