Formazione medica, il futuro è nella simulazione?

Da Napoli a Roma, da Padova a Trieste, sono tanti gli ospedali e le università che stanno allestendo aree destinate alla formazione medica simulata. 

Foto di Patrizia Angelotti, amministratrice delegata di Accurate, specializzata in simulazione in medicina
Patrizia Angelotti, AD Accurate

Un laboratorio di simulazione avanzata in neonatologia. È questa l’ultima novità introdotta dall’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli, che proprio nei giorni scorsi ha inaugurato un’aula mobile di simulazione, con neonati robotizzati e skill trainer ad alta fedeltà al servizio del Dipartimento materno-infantile.  

L’obiettivo? Formare i medici e gli infermieri che lavorano con i neonati, in particolare prematuri o critici, attraverso un’esperienza pratica simulata, in scenari iperrealistici come se si fosse realmente in reparto. Un laboratorio dove specializzandi, ma anche professionisti già formati, possono mettersi alla prova in tecniche complesse come la rianimazione neonatale, l’intubazione, la gestione delle emergenze, la sepsi o l’insufficienza respiratoria, e l’accesso venoso in neonati critici. 

A realizzarlo è stata Accurate Gruppo Digit’Ed, azienda leader nella formazione in simulazione avanzata e unica azienda italiana con ricerca e sviluppo totalmente incentrata sulla simulazione in medicina. Per approfondire meglio questa nuova frontiera della formazione medica, abbiamo sentito proprio l’amministratrice delegata di Accurate: Patrizia Angelotti.

Dottoressa Angelotti, perché puntare sulla formazione simulata in medicina?

Perché la strada da percorrere verso un futuro migliore per la sanità passa inevitabilmente attraverso l’innovazione nella formazione medica. La simulazione si è affermata come uno strumento efficace per ridurre il rischio di errori clinici e aumentare di conseguenza la sicurezza dei pazienti. Non a caso il nostro slogan è: “Mai la prima volta sul paziente”.

“Nella formazione simulata in medicina, i professionisti operano in un contesto controllato, dove possono eseguire procedure ed interventi, sbagliare, ripetere, perfezionare, senza mettere a rischio alcun paziente. Inoltre, i training simulati permettono non solo di migliorare le competenze tecniche, ma anche di favorire lo sviluppo di abilità trasversali essenziali, come la leadership, la gestione dello stress, la collaborazione in team e la capacità di prendere decisioni rapide ed efficaci”.

Su quali tecnologie si basano i pazienti robot di Accurate?

Simulatore medico per medicina estetica Accurate

“Abbiamo diverse linee di simulazione. Tra i robot più avanzati, cito HAL Gaumard, il simulatore di paziente più realistico al mondo, la prima installazione in Europa è avvenuta nel 2023 all’Università degli Studi di Trieste. È un simulatore umanoide adulto dotato di intelligenza artificiale, arti robotizzati e reazioni fisiologiche reali: parla, suda, piange, muove occhi e braccio.

Tra le novità più recenti, invece, cito BeautySim™ il primo simulatore avanzato per la chirurgia estetica. Un modello di testa altamente realistico che consente la riproduzione accurata delle tecniche di iniezione estetica nel viso, con feedback tattili avanzati e ambienti 3D. In linea generale, i simulatori sviluppati dai nostri ingegneri biomedici rispondono ad esigenze formative che emergono dal mondo medico o dalle società scientifiche”. 

Quanti centri avete finora allestito?

Negli ultimi 10 anni, Accurate ha realizzato 86 centri di simulazione medica in tutta Italia. Solo negli ultimi tre mesi, da nord a sud del paese, sono stati inaugurati: il Labsi, Centro di Simulazione dell’Ospedale di Verduno, a Cuneo; il Simulation Center del Campus Bio-Medico di Roma, con il taglio del nastro di una sala immersiva multisensoriale 4D risultato di un progetto unico in Europa; da ultimo, pochi giorni fa, l’innovativo laboratorio mobile di simulazione in neonatologia del Fatebenefratelli di Napoli che si muoverà anche sul territorio, per raggiungere i centri per la salute più periferici. 

Il nostro “quartier generale” è a Parma, dove è nato il primo centro di simulazione avanzata in medicina in Italia: il SimulaHub. Un ospedale simulato di 1000 mq, con reception, sala parto, aree di interventistica,  dove ospitiamo corsi di formazione ed eventi di simulazione avanzata per professionisti, team ospedalieri o universitari, provenienti da tutto il mondo”.

Progetti in cantiere o per il futuro? 

“In gennaio saremo presenti al Congresso Mondiale di Simulazione in Florida e all’Arab Health a Dubai per presentare in esclusiva internazionale due sistemi di simulazione interattivi che promettono di rivoluzionare l’approccio digitale immersivo alla formazione in medicina”.

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