Lunedì 10 febbraio 2025 si celebra la Giornata Mondiale dell’Epilessia, un’occasione per accendere i riflettori su una patologia che interessa oltre 50 milioni di persone a livello globale e circa 550.000 in Italia. Secondo la World Health Organization (WHO), l’epilessia è la terza malattia neurologica più diffusa, dopo ictus e demenza, con una prevalenza particolarmente alta tra le persone over 65.
Cos’è l’epilessia e quali sono le sue cause?
L’epilessia è una malattia neurologica caratterizzata dal ripetersi di improvvise attività elettriche cerebrali anomale, che possono generare sintomi diversi in base all’area cerebrale coinvolta. “Le manifestazioni sono varie e bizzarre – spiega Angelo Labate, ordinario di Neurologia presso l’Università di Messina e Coordinatore del Gruppo di Studio Epilessia della Società Italiana di Neurologia (SIN) – come episodi di perdita di coscienza, crisi convulsive, lampi di luce, rumori, formicolii e ricordi improvvisi. Inoltre, possiamo definirla una malattia ‘democratica’, poiché colpisce entrambi i sessi in egual misura, senza distinzione di razza, ceto sociale o area geografica”.
Le cause possono essere:
✔ Genetiche, soprattutto nelle forme più rare
✔ Multifattoriali o dovute a lesioni strutturali cerebrali (danni perinatali, malformazioni, ictus, meningiti o encefaliti)
✔ Metaboliche o autoimmuni, più frequenti negli anziani
✔ Neurodegenerative, come l’Alzheimer
✔ Idiopatiche, ossia senza una causa nota
“Per prevenire le crisi – aggiunge Labate – è importante evitare i fattori scatenanti, come alterazioni del ciclo sonno-veglia, abuso di alcol e sostanze stupefacenti o stimoli luminosi intensi.”
Nuove terapie: più di 30 farmaci disponibili
Negli ultimi anni, la ricerca ha fatto passi da gigante nel trattamento dell’epilessia. Oggi esistono oltre 30 farmaci anticrisi, con quelli di terza generazione che offrono molecole più efficaci e tollerabili.
Altre opzioni terapeutiche includono:
✔ Chirurgia dell’epilessia, per i casi resistenti ai farmaci
✔ Neurostimolazione cerebrale, per regolare l’attività elettrica del cervello
✔ Dieta chetogenica, particolarmente efficace in alcune forme infantili
“Gli strumenti a disposizione del neurologo sono molteplici – continua Labate – e il compito dell’esperto è personalizzare la terapia per ogni paziente. Attualmente, abbiamo un solo farmaco che modifica la malattia, ma nei prossimi due o tre anni potremmo disporre di nuove cure capaci di agire sul decorso dell’epilessia, non solo sui sintomi.”
Sensibilizzazione e lotta allo stigma
La Società Italiana di Neurologia (SIN) ha organizzato diverse iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare le condizioni dei pazienti, tra cui congressi, incontri con esperti e audizioni parlamentari.
“In occasione della Giornata Mondiale dell’Epilessia auspichiamo che l’equazione epilessia = disabilità scompaia definitivamente – dichiara Labate – e che il nostro Paese sia presto all’avanguardia nella lotta contro le malattie neurologiche. Le persone con epilessia devono poter condurre una vita normale, avere accesso all’istruzione, allo sport e al lavoro come chiunque altro.”