In Veneto, quasi 300 mila anziani ultra 75enni vivono soli, esponendosi a un rischio elevato di isolamento, soprattutto nel periodo estivo. Lo Spi Cgil Veneto ha lanciato l’allarme sulla solitudine che affligge molti anziani, in particolare quelli più fragili e non autosufficienti. “D’estate e durante certe festività, come il Natale, per molti nostri anziani l’isolamento e il senso di solitudine aumentano”, ha dichiarato Nicoletta Biancardi, segretaria generale dello Spi Cgil Veneto.
L’isolamento estivo degli anziani e la solitudine: un problema in crescita in Veneto
Il periodo estivo rappresenta un momento critico per gli anziani che vivono soli. Con la chiusura dei negozi di vicinato e la riduzione dei servizi, molte persone anziane si trovano impossibilitate a svolgere attività quotidiane come fare la spesa o recuperare medicinali. “Per questo riteniamo necessario prevedere servizi a domicilio ma anche trasporti dedicati a chi non può muoversi in macchina o con altri mezzi”, ha sottolineato Biancardi.
L’Importanza della sorveglianza di vicinato per prevenire l’isolamento degli anziani
Lo Spi Cgil Veneto propone l’implementazione di una sorveglianza di vicinato, stimolando i giovani a relazionarsi con gli anziani soli che abitano nello stesso condominio o nella stessa via. Inoltre, il sindacato pone l’accento sull’aumento delle truffe ai danni degli anziani, fenomeno che si intensifica durante l’estate e le festività. “Di solitudine si può morire“, ha ricordato Biancardi, evidenziando la gravità della situazione.
Distribuzione provinciale degli anziani soli
L’analisi dello Spi Cgil Veneto evidenzia che la maggior parte degli anziani soli si trova nelle province di Belluno e Rovigo, dove il 67,5% delle ultra 75enni e il 28% degli uomini della stessa età vivono senza il supporto di un coniuge. A Treviso e Padova, invece, si registrano le percentuali più basse di anziani soli.
Investire nell’invecchiamento attivo
Per contrastare l’isolamento degli anziani, lo Spi Cgil Veneto promuove i progetti di invecchiamento attivo, che richiedono una pianificazione capillare e l’investimento di risorse. “Senza risorse diventa difficile portare avanti le politiche e le iniziative dedicate”, ha concluso Biancardi, sottolineando l’importanza di migliorare la qualità della vita degli anziani.