La persona al centro. Questa è la base della strategia della Regione Veneto per la promozione della salute, di stili di vita salutari, e la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.
Dai dati dell’ultima indagine regionale di sorveglianza PASSI (2021/2022) è stato rilevato che le persone dai 18 ai 69 anni fumano nel 23% dei casi, hanno guidato sotto l’effetto di alcol nell’8% dei casi, risultano essere in sovrappeso o obesi per un 40%, e risultano attivi per un 55%.
I dati della regione Veneto
Molto è stato fatto per migliorare queste statistiche. Ad esempio per l’attività motoria, risulta che il Veneto sia una delle regioni con una tra le più basse percentuali di sedentari. Dal 2008 al 2018 la percentuale è scesa passando dal 25,1% al 19,4%, con un decremento del 23%, in controtendenza con l’andamento nazionale. Siamo da sempre impegnati a consolidare la centralità della persona nelle politiche sanitarie e socio-sanitarie e questo dato è un segnale positivo.
La centralità della persona
Abbiamo programmato e programmiamo azioni per potenziare la capacità degli individui ad agire per la propria salute e per quella della comunità, attraverso un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato dei vari attori che a diverso titolo si occupano della salute degli individui, degli animali e dell’ambiente.
Porre l’attenzione sulla centralità della persona e della collettività nell’ambito della programmazione sanitaria e sociosanitaria comporta, quindi, il trovare un equilibrio tra diversi fattori non solo biologici, ma anche sociali ed economici.
La strategia regionale
I Piani Regionali di Prevenzione puntano in particolare su un’articolata serie di azioni che mirano ad incrementare uno stile di vita attivo a tutte le età ed in ogni contesto di vita. Gli obiettivi prevedono interventi rivolti alla popolazione generale, senza dimenticare le fasce più vulnerabili, per promuovere nei contesti di vita – quali quello scolastico, lavorativo e di comunità – il movimento, una sana ed equilibrata alimentazione secondo il modello mediterraneo, l’abbandono del fumo, e il consumo moderato di alcol.
La strategia seguita a livello regionale è quella di cercare di accompagnare la persona in tutte le sue fasi di vita e nei suoi diversi ambiti (comunità, scuola, lavoro, sanità, ecc.), rendendo disponibili e agevoli le scelte salutari (rafforzare il sistema pubblico dei mezzi di trasporto, la viabilità casa-lavoro, casa-scuola, migliorare la ristorazione collettiva scolastica e sociale, rigenerare spazi urbani, ecc.).
Tutta la popolazione può rendersi promotrice della salute, ognuno nella propria professionalità e competenza, cercando di sensibilizzare, informare, comunicare quanto ciascuno di noi può fare per il benessere personale e di conseguenza anche della comunità.
Il linguaggio condiviso
La Regione persegue questo obiettivo attraverso azioni ed interventi che hanno come fattori trasversali il linguaggio condiviso tra tutti gli operatori e portatori di interesse (Comuni, Scuole, Servizi Sanitari pubblici e privati, associazioni di volontariato, associazioni sportive, ecc.), questo si ottiene attraverso una formazione pensata appositamente, congiunta e condivisa, un sistema di comunicazione che sia il più possibile a carattere regionale e quindi omogeneo in tutta la regione, che miri ad abbattere le disuguaglianze in salute con una maggiore attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione; cercando di avviare e stringere accordi di intesa e di interesse tra enti, servizi pubblici e privati che hanno come obiettivo comune quello del benessere della persona.
La campagna “Vivo Bene Veneto”
A supporto dell’intera strategia, la Regione del Veneto, ha sviluppato una campagna di comunicazione “Vivo Bene Veneto” rivolta a tutti i cittadini veneti, che non vuole essere solo uno slogan, ma vuole identificare uno stile di vita: “vivo bene, mangio in modo sano, mi muovo, evito comportamenti rischiosi, presto attenzione nei luoghi di lavoro per promuovere la mia salute”.
La salute, quindi, è il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente. Lo stesso Piano Socio Sanitario vigente prevede di promuovere la salute e il benessere dei cittadini anche attraverso la valorizzazione delle risorse presenti nel proprio territorio, offrendo la possibilità di vivere il Veneto come risorsa di salute intesa, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente assenza di malattie o infermità”.
La salute e il benessere, quindi, sono il prodotto di sinergie ed alleanze intersettoriali che vedono protagonisti, accanto alla sanità, istituzioni pubbliche, private, mondo dell’associazionismo e del volontariato, che possono contribuire alla creazione di condizioni in grado di facilitare scelte salutari. Ben vengano, quindi, iniziative come questa che integrano in modo coordinato e armonioso le diverse risorse presenti nel proprio territorio, aventi la stessa finalità: prendersi cura del benessere della propria comunità.
Manuela Lanzarin
Assessore alla Sanità, Servizi Sociali e Programmazione Socio Sanitaria Regione Veneto