Mai come quest’anno la neurologia italiana ha vissuto una crescita straordinaria, come dimostrano gli oltre 1.500 contributi scientifici e più di 2.000 iscritti al Convegno della Società Italiana di Neurologia (SIN) che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma. Neurologi di fama nazione e internazionale hanno avuto l’opportunità per esplorare le innovazioni in trattamenti genetici e biologici che stanno rivoluzionando le patologie considerate un tempo intrattabili, come Sclerosi Multipla, Neuromielite Ottica, Miastenia Gravis e Atrofia Muscolare Spinale.
Trattamenti avanzati per la sclerosi multipla e le malattie neurodegenerative
Al Congresso, largo spazio è stato dedicato alle patologie cerebrovascolari, dove l’uso crescente di trattamenti trombolitici e il rafforzamento delle reti Stroke hanno dimostrato un impatto positivo, riducendo disabilità e numero di eventi. Importanti novità emergono anche nel trattamento delle malattie neurodegenerative, con nuove terapie biologiche e farmaci anti-amiloide che si prefiggono di rallentare il decorso della Malattia di Alzheimer.
Alzheimer: verso diagnosi e trattamento migliorati
Il progresso nei farmaci antiamiloide, come donanemab e lecanemab, approvati in USA e Regno Unito, sta aprendo nuove prospettive per chi è nelle prime fasi della Malattia di Alzheimer. Anche se questi trattamenti mostrano un’efficacia limitata sui sintomi cognitivi, gli effetti neuroprotettivi rappresentano una speranza per il futuro della gestione della malattia. Tuttavia, secondo la Prof.ssa Annachiara Cagnin dell’Università di Padova:
“È improbabile che il targeting dell’amiloide sia sufficiente come strategia unica. le terapie future dovranno probabilmente essere multimodali, mirate a diversi meccanismi patogenetici”.
Parkinson: ricerca e terapie future
La Malattia di Parkinson, attualmente la patologia neurologica a più rapida crescita nel mondo, rappresenta una sfida crescente. Durante il Congresso SIN, gli esperti hanno tracciato le linee guida per lo sviluppo di nuovi trattamenti, volti a rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Il Prof. Fabrizio Stocchi dell’Università San Raffaele di Roma sottolinea i due obiettivi principali per i futuri approcci terapeutici nel Parkinson:
“È necessario rallentare la progressione attraverso l’integrazione di biomarcatori e terapie mirate e migliorare i trattamenti sintomatici, incluso l’uso della stimolazione cerebrale profonda e della neuroablazione con ultrasuoni”.
Piano strategico “One Brain, One Health”: la neurologia italiana in prima linea
Un punto focale del Congresso è stato il piano strategico “One Brain, One Health” un’iniziativa promossa dalla SIN per fare dell’Italia un leader mondiale nella lotta contro le malattie neurologiche. In collaborazione con enti come la Fnomceo, l’Ordine degli Psicologi e dei Farmacisti, l’obiettivo è creare un Tavolo per la Salute del Cervello e promuovere una politica di prevenzione e consapevolezza sui fattori di rischio.
Innovazioni nel trattamento dei tumori cerebrali
Un altro importante campo di ricerca riguarda le nuove strategie terapeutiche contro i tumori cerebrali. La SIN riporta che gli studi sull’uso delle CAR-T cells, già utilizzate con successo in oncologia, stanno offrendo speranze anche per il trattamento di astrocitomi e altri tumori cerebrali aggressivi.
Nuove frontiere della neurologia digitale: telemedicina, intelligenza artificiale e big data
Il Convegno esplorerà anche come l’intelligenza artificiale, i big data e i digital twins (non sai cosa sono i digital twins? Scoprilo in questo articolo!) potranno trasformare il futuro della neurologia. Questa spinta digitale richiede nuove competenze, e la SIN, insieme a SIN Giovani, ha recentemente proposto un percorso di formazione certificato, in collaborazione con l’AGENAS, per supportare i neurologi italiani in questa transizione verso una neurologia sempre più tecnologica.