La salute globale al centro: il progetto One Health

Guardare la persona. Metterla al centro. Con uno sguardo più ampio, che abbraccia e include tutte quelle tematiche che riguardano la salute in senso lato. Oggi più che mai questa visione olistica di Salute Globale – definita One Health – rappresenta un modello sanitario da perseguire con forza, basato sull’integrazione di discipline diverse, un approccio antico e al contempo attuale. Si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema sono legate indissolubilmente.

One Health è riconosciuta ufficialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e da tutte le organizzazioni internazionali quale strategia rilevante in tutti i settori che beneficiano della collaborazione tra diverse discipline (medici, veterinari, ambientalisti, economisti, sociologi etc.).

Paolo Simioni Direttore del DIMED

Ne parliamo con il Professor Paolo Simioni, Direttore del Dipartimento di Medicina-DIMED dell’Università di Padova. Il Dipartimento, grazie alla pluralità di competenze presenti al suo interno, ha avviato da tempo collaborazioni multidisciplinari e azioni congiunte, trasversali ai suoi settori di ricerca di riferimento, per promuovere l’approccio One Health necessario a far fronte alle sfide presenti e future.

Stiamo parlando di sfide complesse che richiedono un approccio integrato e multidisciplinare: come si concretizza questo percorso?

«Noi crediamo che serva una condivisione di intenti per poter evitare la malattia, per far conoscere non solo la prevenzione in generale, ma tutti quegli stili di vita che consentono all’individuo di disinnescare eventuali fattori di rischio. Questo approccio, per quel che ci riguarda, nasce da un’alleanza con diversi dipartimenti. L’Università degli Studi di Padova ha recentemente finanziato un Progetto di Terza Missione che coinvolge cinque Dipartimenti dell’Ateneo (Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino DSDB, Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione DPSS, Dipartimento di Medicina DIMED, Dipartimento di Scienze Biomediche DSB e Dipartimento del Territorio e Sistemi Agro-Forestali TESAF) e diversi partner locali coniugando competenze mediche, biologiche, psicologiche e ambientali secondo un approccio integrato e multidisciplinare. Negli obiettivi specifici del progetto sono incluse la “sensibilizzazione della opinione pubblica” sulla necessità di adottare precocemente, sin dall’età pediatrica, e di mantenere nel corso della vita stili di vita sani e coerenti con il concetto di Salute Globale, e la “prevenzione primaria”, valorizzando in particolare l’attività motoria e sportiva, una corretta alimentazione, la salute mentale, la vita di relazione e il contatto con l’ambiente naturale nel proprio territorio. Nell’ambito del Progetto finanziato, ricordiamo il successo dell’evento Dì Salute Weekend svolto a Padova in Prato della Valle nelle giornate del 16 e 17 settembre 2023 nel corso delle quali il Personale del DIMED ha incontrato i cittadini e si è messo a disposizione per promuovere strategie di miglioramento della salute e di prevenzione».

Mettere l’accento sulla prevenzione primaria non è stato a lungo una priorità del nostro sistema?

«Con il nostro progetto non vogliamo assolutamente sostituirci all’azione delle istituzioni deputate alla prevenzione, ma vogliamo concorrere a portare al di fuori dei confini delle istituzioni sanitarie, alla popolazione questa idea di essere “alleati” nella prevenzione e cura delle malattie. La “condivisione di salute” deve essere bene comune. Esiste in tal senso un problema culturale e di ripartizione delle risorse: il nostro è un sistema molto orientato alla cura della malattia e al follow- up della malattia, alla cosiddetta prevenzione secondaria, vale a dire quando la malattia già c’è o c’è stata. Gli investimenti finora fatti in prevenzione primaria, sono molto più modesti. In altri Paesi la prevenzione primaria ha un’attenzione più alta. L’Italia, d’altro canto, avendo una popolazione con un’età media alta, ha molti problemi di cronicità complessa. Queste cronicità complesse assorbono gran parte delle risorse».

Cosa troveranno quest’anno nel vostro spazio i cittadini in visita a Dì Salute Weekend?

«DIMED sarà presente con i medici e il personale sanitario dell’Azienda Ospedale Università di Padova e ricercatori dell’Università degli Studi di Padova saranno a disposizione della cittadinanza per offrire consulenze cliniche e strumentali, rispondere a domande e curiosità e fornire materiale informativo sui servizi ambulatoriali e ospedalieri coinvolti. Il nostro intento è sempre quello di avvicinarci alla popolazione. Lo faremo con tutte le Unità Operative afferenti al DIMED per offrire un approccio ancora più multidisciplinare in diversi ambiti della prevenzione».

Professor Paolo Simioni
Direttore Dipartimento di Medicina-DIMED Università di Padova

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