Bambini e verdure: 1 su 2 le rifiuta, lanciato il vademecum

Un problema di salute pubblica che parte dai più piccoli

Il 17 giugno si celebra l’Eat Your Vegetables Day, una giornata nata negli Stati Uniti per sensibilizzare sull’importanza delle verdure in una dieta sana ed equilibrata. In Italia, però, i dati preoccupano: un bambino su due rifiuta di mangiare verdure e legumi, secondo quanto emerso dall’Osservatorio Nestlé. Un dato che solleva un serio allarme tra i nutrizionisti.

«Le verdure non sono semplici contorni, ma alimenti con molte proprietà nutrizionali in grado di contribuire alla salute del nostro organismo. Se i bimbi li rifiutano s’impoverisce l’alimentazione di tutta la famiglia», ha spiegato la Prof.ssa Laura De Gara, presidente del corso di Laurea Magistrale in Nutrizione Umana e prorettore vicario dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Alimentazione bambini: le cattive abitudini si trasmettono a tutta la famiglia

Il rifiuto dei bambini verso verdure, pesce, cereali, carne e persino frutta (con percentuali che vanno dal 31,4% al 16,9%) si riflette sull’intera famiglia. I più piccoli, infatti, influenzano fortemente la spesa alimentare: in 6 famiglie su 10 sono loro a decidere cosa comprare al supermercato.

«Questi comportamenti e abitudini alimentari finiscono per condizionare quelli di tutta la famiglia» afferma De Gara. Se il bambino rifiuta determinati alimenti, anche genitori e fratelli tenderanno a evitarli. Così si impoverisce il regime alimentare di tutta la famiglia, con conseguenze negative in termini di salute e longevità.

La longevità passa dal piatto: cosa dicono gli studi

Uno studio pubblicato su Nature Medicine, che ha seguito per 30 anni oltre 100.000 persone di mezza età, ha rivelato che solo il 10% raggiunge un “invecchiamento sano” a 70 anni. Chi ha seguito una dieta varia ed equilibrata, ricca di vegetali, ha mostrato una maggiore protezione da patologie fisiche e cognitive.

Un ulteriore studio pubblicato dall’American Journal of Medicine ha confermato che consumare da 2 a 4 porzioni di verdura e frutta al giorno contribuisce significativamente alla salute cardiovascolare, specialmente in soggetti con ipertensione e malattie renali croniche.

Verdure e bambini: il decalogo del progetto Nutripiatto

Per invertire la tendenza e avvicinare i bambini al mangiare verdure, il progetto Nutripiatto, realizzato in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, propone 10 consigli pratici:

  1. Varietà cromatica: più colori nel piatto, più nutrienti.
  2. Coinvolgimento in cucina: stimola curiosità e interesse.
  3. Piccoli passi: introdurre gradualmente le verdure.
  4. Ricette creative: mai la stessa preparazione.
  5. Non solo contorni: verdure in sughi, panini, snack.
  6. Condivisione: pasti familiari stimolano l’emulazione.
  7. Raccontare le verdure: con storie e spiegazioni semplici.
  8. Presentazioni fantasiose: forme divertenti e accattivanti.
  9. Equilibrio a tavola: le verdure non devono escludere gli altri alimenti.
  10. Momento di gioia: rendere la tavola un’esperienza positiva.

Educazione alimentare: un dovere che parte da casa

«Le verdure […] vanno consumate ogni giorno, in varietà e quantità adeguate, per dare gusto e colore alla tavola e, al tempo stesso, prevenire rischi per il futuro», ribadisce la Prof.ssa De Gara. «Tollerare […] diete […] povere di vegetali espone a maggiori rischi di dover ricorrere a farmacoterapia in futuro, incidendo sui costi dei sistemi sanitari. […] È un dovere educativo e una responsabilità verso la propria famiglia ma anche nei confronti delle nostre comunità.»

In un’epoca in cui la longevità dipende sempre più dalle abitudini quotidiane, il messaggio è chiaro: avvicinare i bambini alle verdure significa investire nel loro benessere futuro e nella salute collettiva.

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