Dall’11 al 15 marzo, Padova diventa il fulcro della seconda edizione della “Settimana della prevenzione delle dipendenze comportamentali e del disturbo da gioco d’azzardo patologico“, un evento cruciale intitolato “Cambio Gioco – Giochiamo a essere umani”. Promosso dall’ULSS 6 Euganea con il sostegno della Regione del Veneto e del Comune di Padova, l’evento mira a illuminare le complesse tematiche legate al gioco d’azzardo patologico e alle dipendenze comportamentali.
L’iniziativa si inserisce all’interno del più ampio progetto “Cambio Gioco”, finanziato dal Ministero della Salute, il cui obiettivo primario è quello di elevare la consapevolezza pubblica e promuovere un approccio proattivo nella prevenzione delle dipendenze comportamentali. Con un’imponente serie di quindici incontri gratuiti, l’evento promette di fornire spunti di riflessione e strategie concrete per affrontare le sfide poste dalle dipendenze in ambito comportamentale e ludopatico.
Esperti di rilievo e temi cruciali a Padova
La manifestazione vedrà la partecipazione di relatori di calibro nazionale e internazionale, tra cui psicologi, sociologi, psicoterapeuti e esperti in diverse discipline, pronti a condividere le loro conoscenze su una vasta gamma di argomenti: dalla salute mentale all’uso responsabile della tecnologia, dalla gestione del denaro alla filosofia e alle neuroscienze.
Tra gli ospiti annoveriamo figure di spicco come Umberto Galimberti, Anna Lembke e Maurizio Fiasco, che si dedicheranno a indagare le radici e le soluzioni delle dipendenze comportamentali, offrendo al pubblico insight preziosi per navigare queste complesse realtà.
Dipendenze: un problema diffuso ma ancora troppo silenzioso
La necessità di tali iniziative emerge chiaramente dalla situazione a Padova e provincia, dove si stima che circa 8.000 persone soffrano di gioco d’azzardo patologico, una cifra allarmante se si considera il numero di individui effettivamente presi in carico dai servizi. Questa discrepanza sottolinea il profondo stigma, la paura e la vergogna che ancora circondano queste patologie, rendendo cruciale un approccio basato sulla sensibilizzazione e sul supporto comunitario.
L’evento “Giochiamo a essere umani” si propone di stimolare un dibattito aperto e costruttivo su come affrontare le dipendenze comportamentali, offrendo strumenti e conoscenze per riconoscere i comportamenti a rischio e intervenire in modo efficace. È un passo fondamentale verso la costruzione di una comunità più informata e resiliente, capace di supportare i propri membri attraverso percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione.