Oltre 6.400 pazienti coinvolti nel 2024: i benefici diretti e collettivi delle sperimentazioni cliniche
Il Clinical Trial Day celebra la ricerca: l’IEO protagonista in prima linea
Gli studi clinici oncologici sono una chiave di accesso sempre più centrale all’innovazione terapeutica. In occasione del Clinical Trial Day nazionale, l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) ha ribadito il proprio impegno nella ricerca sperimentale, sottolineando come, solo nel 2024, oltre 6.400 pazienti siano stati arruolati in 698 studi clinici attivi.
“Gli studi clinici sono uno strumento essenziale per offrire ai pazienti oncologici un veloce accesso alle nuove terapie e più in generale all’innovazione in ambito diagnostico e terapeutico”, ha dichiarato l’IEO.
I vantaggi per il paziente e per la collettività
Secondo Roberto Orecchia, Direttore Scientifico dell’IEO, “Non c’è nuova cura che non sia testata attraverso studi clinici sperimentali. Gli studi clinici sono quindi la porta di accesso rapido alle nuove cure più efficaci. Uno studio clinico viene infatti disegnato e condotto per verificare se un nuovo approccio può essere più vantaggioso dello standard corrente, ma può riguardare anche nuovi dispositivi o nuove tecniche sanitarie […]”.
La partecipazione a uno studio clinico oncologico, spiega ancora Orecchia, porta benefici tangibili anche al singolo paziente: “La letteratura scientifica ci ha inoltre dimostrato che i pazienti inseriti in uno studio clinico hanno esiti di cura migliore perché sono monitorati più intensamente. Il vantaggio per il paziente di entrare in una sperimentazione è, dunque, duplice e lo riguarda personalmente. C’è poi un valore aggiunto anche per la collettività perché le nuove cure sperimentate verranno in futuro rese disponibili per tutti i pazienti. Partecipare a uno studio clinico è dunque anche un gesto di solidarietà”.
Il modello IEO: ricerca, innovazione e internazionalità
Dei 698 studi attivi allo IEO nel 2024, il 54% è di tipo multicentrico internazionale, il 27% multicentrico nazionale e il 19% mono-istituzionale, ideato e promosso dallo stesso Istituto. Il 56% riguarda farmaci sperimentali, equamente suddivisi tra studi di fase precoce (I/II) e fase avanzata (III/IV). Un terzo degli studi è invece di tipo osservazionale, con un importante focus su dispositivi medici, chirurgici e tecniche di imaging diagnostico.
A supporto di questo impegno c’è il Clinical Trial Office (CTO), una struttura interna all’IEO dedicata esclusivamente alla gestione degli studi clinici, che presto verrà potenziata grazie alla nascita del Clinical Trial Center, un nuovo centro interamente dedicato alla sperimentazione.
“Abbiamo avviato un progetto ambizioso di ulteriore potenziamento dell’attività di sperimentazione e ricerca, ed entro il prossimo triennio realizzeremo un vero e proprio Centro, il Clinical Trial Center, con percorsi e spazi ad esso dedicati”, afferma il professor Orecchia. “Un esempio è rappresentato dalla recente messa in funzione di una nuova apparecchiatura di Tomografia Computerizzata (TC), riservata ai pazienti inseriti negli studi clinici, al fine di garantire l’esecuzione di questo fondamentale esame per la stadiazione ed il controllo della risposta alle terapie nei tempi opportuni […]”.