L’acufene è curabile? L’acufene è trattabile con un approccio terapeutico multidisciplinare.
Sebbene non esista una cura definitiva, un approccio multidisciplinare che comprenda:
- Terapie sonore
- Terapie farmacologiche
- Terapie psicologiche
può contribuire a ridurre i sintomi e a migliorare il comfort del paziente.
Gli acufeni infatti rappresentano una condizione complessa, che non può essere affrontata con un unico trattamento.
Per ottenere un protocollo di cura per l’acufene efficace, bisogna prima ricevere la diagnosi giusta. Le diagnosi errate di acufeni sono più diffuse di quanto pensiamo. Uno degli errori più comuni nella diagnosi di questi sintomi è attribuire a problemi neurologici, quando invece l’origine potrebbe essere l’orecchio interno.
Vediamo ora più nel dettaglio che cosa sono gli acufeni, quali sono le cause, come ricevere una diagnosi completa e quali opzioni offre la medicina di oggi per la cura dell’acufene.
Che cos’è l’acufene?
Gli acufeni soggettivi sono percezioni uditive anomale, come fischi, ronzii o sibili, che si manifestano senza una fonte sonora esterna.

Significa che gli acufeni si presentano come suoni percepiti esclusivamente dal paziente, variabili in intensità e frequenza.
Questi suoni, i ronzii, i fischi o i sibili, sono spesso associati a una compromissione dell’udito o ad alterazioni del sistema nervoso uditivo.
La percezione degli acufeni può essere costante o intermittente e, in molti casi, causa notevole disagio. Soffrire in maniera ricorrente di acufeni ha un impatto notevole sul benessere quotidiano, in particolare se associata a stress e problemi del sonno.
Non sono poche le persone che sperimentano questa condizione ogni giorno. Secondo recenti stime l’acufene affligge circa il 15% della popolazione adulta in Italia.
Quali sono le cause dell’acufene?
Le cause degli acufeni sono molteplici e possono dipendere da:
- Perdita dell’udito, spesso legata all’età o a esposizioni prolungate a rumori forti.
- Disturbi circolatori, problemi di microcircolazione che interessano l’orecchio interno.
- Stress e ansia, condizioni psicologiche che possono accentuare la percezione dei suoni.
- Patologie dell’orecchio interno, come le labirintopatie o le alterazioni del nervo acustico che alterano la trasmissione degli impulsi uditivi.
Una diagnosi accurata da parte di un team di specialisti è fondamentale per individuare la causa principale e per definire il percorso terapeutico.
Metodologie diagnostiche per l’acufene
La diagnosi degli acufeni si basa su:
- Esami audiometrici, per valutare il grado di perdita uditiva e identificare eventuali anomalie.
- Esami otorinolaringoiatrici, per escludere patologie strutturali.
- Valutazione psicologica, in presenza di sintomatologia ansiosa o depressiva, per comprendere l’impatto emotivo.
Questi strumenti consentono di delineare un quadro clinico completo e di escludere altre patologie.
Terapia per l’acufene: quali sono le opzioni
Il trattamento degli acufeni è spesso multidisciplinare e comprende:
- Terapie sonore, l’uso di mascheratori o dispositivi per il suono ambientale può aiutare a “mixare” i suoni esterni con gli acufeni favorendo l’assuefazione
- Farmacoterapia, in alcuni casi, farmaci specifici, per esempio antidepressivi, possono ridurre l’intensità dei sintomi agendo sulle comorbidità psichiatriche spesso presenti nei pazienti con disturbo più accentuato
- Terapia cognitivo-comportamentale, per aiutare il paziente a gestire l’ansia e il disagio emotivo correlati agli acufeni.
- Interventi di neuromodulazione, tecniche innovative per stimolare il sistema nervoso uditivo e ridurre la percezione degli acufeni.
Un approccio personalizzato, che tenga conto della storia clinica e della gravità dei sintomi, è essenziale per ottenere risultati efficaci.
Come curare l’acufene con un approccio personalizzato
La cura dell’acufene si può avvalere anche di una stimolazione simultanea di 2 vie neurali: una uditiva e una trigeminale tramite la lingua (neuromodulazione bimodale).
Come funziona nel concreto? Proviamo a spiegarlo in maniera semplice.
La stimolazione avviene in 2 modi:
- Stimolazione uditiva tramite cuffie che emettono suoni personalizzati a cui il paziente è particolarmente ricettivo
- Stimolazione linguale tramite un piccolo dispositivo portatile che invia impulsi elettrici a bassa intensità sulla lingua più o meno sincronizzati con gli stimoli sonori

Questa tecnica riabilitativa per trattare gli acufeni è scientificamente validata e riconosciuta dalla FDA americana (Food and Drug Administration).
Le persone hanno riscontrato un miglioramento della qualità di vita nell’85% dei casi trattati, con una riduzione significativa della gravità dell’acufene che persiste nel tempo, anche dopo la fine del trattamento.
Quali sono i vantaggi della cura dell’acufene tramite stimolazione personalizzata?
- È una terapia non invasiva
- È facile da utilizzare
- Riduce la loudness (intensità percepita), il tempo di percezione e il disagio complessivo indotto dagli acufeni
- Può migliorare la qualità del sonno e la concentrazione
È raccomandata una valutazione individuale da parte di uno specialista per determinare se la neuromodulazione bimodale è un’opzione di trattamento appropriata
A Ferrara esiste un centro specializzato nella diagnosi e trattamento riabilitativo delle patologie otoneurologiche come vertigini e acufeni.
Consigli pratici per chi convive con gli acufeni
Per gestire al meglio gli acufeni nella vita di tutti giorni, è consigliabile:
- Ridurre l’esposizione a rumori forti, proteggere l’udito con dispositivi adeguati.
- Utilizzare protesi acustiche, in caso di ipoacusia clinicamente significativa, eventualmente associate a generatori di rumore
- Adottare tecniche di rilassamento, esercizi di meditazione (mindfulness) o yoga possono contribuire a ridurre lo stress.
- Mantenere uno stile di vita sano, una dieta equilibrata, l’igiene del sonno e una regolare attività fisica favoriscono il benessere generale e riducono l’impatto dei sintomi.
- Creare ambienti sonori confortevoli, l’uso di musica rilassante o suoni ambientali aiuta a distrarre il cervello dalla percezione degli acufeni.
Questi consigli pratici, se integrati in un percorso terapeutico personalizzato, possono migliorare significativamente la qualità della vita.
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