Con oltre 6 milioni di italiani visitati, 230.000 interventi chirurgici, 136.000 nuovi ricoveri e 9900 nuove diagnosi di tumori testa-collo ogni anno, l’otorinolaringoiatria si è rapidamente espansa grazie ai continui progressi tecnologici medico-chirurgici.
Questa specialità non si limita più solo alle problematiche dell’udito o delle tonsille, ma si è trasformata in una delle discipline più versatili e all’avanguardia nel panorama sanitario, soprattutto dal punto di vista chirurgico.
Coprendo l’intera Area Testa-Collo, dall’oncologia complessa alla chirurgia impiantare di protesi come gli impianti cocleari, l’otorinolaringoiatria affronta anche patologie dell’orecchio, del naso, dei seni paranasali e molto altro. Tuttavia, questa crescente versatilità presenta anche delle sfide riguardanti l’inquadramento e la programmazione sanitaria della disciplina.
La riduzione dei reparti e il pericolo della perdita di competenze
Nonostante i notevoli progressi, il futuro dell’otorinolaringoiatria è minacciato dalla riduzione dei reparti dedicati nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e dalla prospettiva di fondere la specialità con la formazione in audiologia e foniatria.
Questo rischia di diluire competenze ultra-specialistiche faticosamente accumulate negli anni e comporta una perdita progressiva di conoscenze e capacità che mette a repentaglio il patrimonio di saperi della passata generazione. Una delle principali conseguenze di questa situazione è la riduzione della prevenzione e diagnosi tardive, nonostante il fatto che ogni euro investito tempestivamente e nel modo giusto possa risparmiarne 18 nell’arco di 10 anni.
La Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale (SIOeChCF) ha lanciato un allarme riguardante questa problematica e ha sottolineato l’importanza di radicare saldamente l’otorinolaringoiatria nel Servizio Sanitario, al fine di preservare i progressi raggiunti.
La voce degli specialisti
In questo contesto, è compito delle Società scientifiche, come la SIOeChCF, portare la voce degli specialisti e, in particolare, degli otorinolaringoiatri, alle istituzioni per difendere gli interessi sia dei medici che dei pazienti. La formazione altamente specializzata è fondamentale per garantire un’efficace gestione delle patologie della testa e del collo e per continuare a progredire nella prevenzione e diagnosi tempestiva delle malattie.
La partecipazione attiva e il coinvolgimento in eventi come Welfair, la fiera del fare sanità che si terrà a Fiera Roma dal 18 al 20 ottobre 2023, sono modi per favorire l’incontro tra governance, medici, società scientifiche e aziende MedTech per discutere, sviluppare idee e implementare soluzioni concrete nel settore sanitario.
La sfida di preservare il futuro dell’Otorinolaringoiatria
La crescita esponenziale dell’otorinolaringoiatria ha portato a importanti progressi e trattamenti innovativi per una vasta gamma di patologie del capo e del collo. Tuttavia, per mantenere e migliorare questa specialità, è cruciale agire con decisione per garantire una formazione altamente specializzata, reparti adeguatamente attrezzati e la prevenzione tempestiva.
La fusione della specialità con altre discipline potrebbe comportare un impoverimento delle competenze e mettere a rischio i progressi raggiunti. Solo attraverso una visione olistica e un’impegno concreto per l’otorinolaringoiatria si potrà preservare il futuro di questa importante branca medica e continuare a migliorare la qualità della vita di milioni di persone affette da disturbi dell’udito e malattie dell’orecchio.