Oggi ricorre la giornata giornata internazionale del Papilloma Virus. A sensibilizzare su questo importante tema quest’anno ci pensa un cortometraggio.
Una storia vera, un racconto di sofferenza, di dolore, e di lotta ad una malattia che può portare con sé pesantissime conseguenze: “Le molecole del Destino” è il primo cortometraggio sul Papilloma Virus (HPV), girato dal pluripremiato regista cinematografico e pubblicitario Massimo Ivan Falsetta.
Il film è stato voluto dal dr. Vittorio Unfer, Professore associato di Ginecologia e Ostetricia all’Università Unicamillus di Roma e massimo esperto dell’impiego dell’inositolo in Ginecologia.
Cosa racconta “Le molecole del Destino”
“Le molecole del Destino” racconta la vera storia di Elena, una quarantenne che scopre di aver contratto l’HPV. Come molte altre donne, Elena si scontra con un approccio clinico de-personalizzato. Ma, quando sta per sottoporsi ad isterectomia e alla conseguente impossibilità di portare a termine una gravidanza, incontra il professor Vittorio Unfer. Con lui, sperimenta una nuova terapia che le restituisce la speranza e la salute.
Il cortometraggio vuole essere un appello alla comunità medico-scientifica, affinché le pazienti vengano trattate ciascuna nella sua unicità, con trattamenti il meno invasivo possibile.
Che cos’è il Papilloma Virus e come si può prevenire?
“Il papilloma virus è un virus con cui l’80% della popolazione entra in contatto almeno una volta nella vita” spiega il dr. Unfer, che di “Le molecole del Destino” è il protagonista. Alcune donne, come Elena, subiscono lesioni nell’epitelio della cervice uterina: ciò comporta la necessità di interventi preventivi, per evitare che le lesioni evolvano in cancro. Alla protagonista della storia, dopo un calvario lungo dieci anni, viene consigliata l’asportazione dell’utero. Una possibilità a cui non si rassegna, e che grazie all’incontro con la scienza allontana.
Tuttavia, tanto quanto la modalità di trattamento, per il Papilloma Virus è importante la prevenzione. Recenti studi scientifici hanno dimostrato come la supplementazione di alcuni micronutrienti sia utile per prevenire le lesioni indotte dall’HPV e per ridurne la persistenza. Un altro tema, questa, affrontato ne “Le molecole del Destino”. Un cortometraggio potente e al contempo delicato, con un cast d’eccezione che annovera alcuni tra i più amati volti della fiction e del cinema italiano: Giorgia Salari, Ettore Bassi, Sara Ricci, Costantino Comito.
Il lavoro del dr. Vittorio Unfer
Classe 1963, Vittorio Unfer vive e lavora a Roma. Esperto in Ostetricia e Ginecologia, secondo Expertscape (l’organizzazione internazionale votata al ranking di specialisti e strutture nazionali d’eccellenza a livello globale) gli attribuisce il primo posto al mondo per gli studi fatti sull’inositolo nella pratica clinica ginecologica.
Co-fondatore della Società scientifica EGOI, società scientifica formata da 40 esperti internazionali sull’inositolo, Unfer utilizza con successo tale composto di origine biologica, scoperto in un muscolo oltre 150 anni fa, in ambito ginecologico.
Avendo come base il 3 fosfato, l’inositolo viene impiegato nel trattamento di diverse patologie legate al dismetabolismo, a cominciare dall’ovaio policistico. Molte pazienti che ne soffrono, vivono una condizione di insulino-resistenza: per questo motivo, trovano beneficio dell’utilizzo dell’inositolo. Che, oggi, non viene impiegato solo per il trattamento dell’ovaio policistico ma è anche un importante ausilio nei programmi di procreazione medica assistita. Il suo impiego viene inoltre esplorato nella condizione della donna in gravidanza, come profilassi dei difetti del tubo neurale folato-resistenti e come prevenzione del diabete gestazionale, e nella donna in post-menopausa per il trattamento della sindrome metabolica.