L’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS (IOV) ha introdotto un avanzato strumento diagnostico che promette di rivoluzionare il rilevamento precoce del carcinoma vescicale. Il sistema di cistoscopia a fluorescenza, una forma di diagnosi fotodinamica, ha il potenziale di individuare tempestivamente lesioni maligne nella vescica, aumentando notevolmente le possibilità di guarigione e la qualità di vita dei pazienti.
Citoscopia a fluorescenza: un approccio rivoluzionario alla diagnosi del tumore alla vescica
La cistoscopia a fluorescenza, il nuovo sistema diagnostico introdotto dall’IOV, sfrutta una tecnologia basata sulla luce blu per identificare le cellule tumorali nella vescica. Questo processo si basa sulla capacità delle cellule maligne di emettere una fluorescenza rossa in risposta all’illuminazione con luce blu. Il cambiamento nell’attività metabolica cellulare delle cellule maligne consente una diagnosi precoce che altrimenti sarebbe impossibile da ottenere ad occhio nudo. Questa tecnica rappresenta un significativo miglioramento rispetto alla cistoscopia tradizionale a luce bianca, aumentando il tasso di rilevamento delle lesioni tumorali vescicali di oltre il 40%.
Donazione di valore: Fondazione Castorina Ceolin supporta l’Innovazione medica
L’apparecchiatura, dal valore stimato di oltre 55.000 euro, è stata donata all’IOV dalla Fondazione Castorina Ceolin. La generosa donazione è stata fatta da Paolo Castorina e Carla Ceolin, che hanno sottolineato l’importanza di sostenere la ricerca scientifica e le iniziative per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie oncologiche. Questo nuovo strumento rappresenta un prezioso alleato nella lotta contro il carcinoma vescicale e contribuirà a migliorare la qualità delle procedure di resezione, riducendo il rischio di recidiva e la progressione della malattia.
Un passo avanti nella lotta contro il cancro alla vescica con la citoscopia a fluorescenza
La diagnosi precoce è un fattore cruciale nella lotta contro il cancro alla vescica non muscolo invasivo, un tipo di tumore che presenta un alto rischio di recidiva. La cistoscopia a fluorescenza offre una maggiore precisione nel rilevare le lesioni tumorali rispetto alle metodiche tradizionali, consentendo una migliore identificazione delle aree colpite e dei margini del tumore.
“La cistoscopia a fluorescenza o fotodinamica è una tecnica di indagine endoscopica che migliora del 40% il rilevamento di lesioni tumorali vescicali rispetto alla tecnica tradizionale a luce bianca. Il razionale della metodica – sottolinea il dr. Angelo Porreca, direttore UOC Urologia Oncologica – consiste nel migliorare il contrasto visivo tra le cellule benigne e maligne sfruttando l’interazione tra una luce specifica (illuminazione della vescica con luce blu) e una sostanza fotosensibile dotata di forte affinità per le cellule tumorali che viene instillata in vescica circa un’ora prima dell’intervento. In seguito ad illuminazione con luce blu le cellule neoplastiche emettono una fluorescenza rossa che consente la visualizzazione selettiva del tumore facilitando una resezione completa o riuscendo ad identificare lesioni difficilmente visibili ma molto aggressive”.