La campagna vaccinale contro il COVID sta accelerando sempre di più, alla vigilia di una prossima “liberalizzazione” della vaccinazione a tutte le età. Quattro sono i vaccini attualmente disponibili in Italia, suddivisi in due macro tipologie: quelli basati su mRNA (ovvero Pfizer BioNTech e Moderna) e quelli a vettore virale (ovvero Vaxzevria-AstraZeneca e quello di Johnson & Johnson).
Sono proprio i vaccini anti COVID a vettore virale ad essere stati, nelle ultime settimane, al centro delle cronache per la loro probabile correlazione con una maggiore incidenza di eventi trombotici. In Italia si è recentemente deciso, prudenzialmente, di dedicare questa tipologia di vaccini alle sole persone di età superiore ai 60 anni (fatta eccezione per coloro che avevano già ricevuto una prima dose con questo vaccino) a causa proprio della comparsa di rari eventi, caratterizzati da un calo del numero piastrine associati a trombosi.
In realtà, al momento, non esistono chiari studi scientifici che abbiano indagato sufficientemente questa presunta correlazione tra vaccinazione anti-COVID ed eventi trombotici.
E’ proprio questo che vuole chiarire lo studio TREASURE (ThRombotic risk aftEr AStrazeneca and pfizeR vaccinEs), il primo studio clinico in Italia, promosso dal Centro Cardiologico Monzino e l’Università degli Studi di Milano.
TREASURE vuole valutare l’eventuale variazione dell’attivazione piastrinica, ovvero il meccanismo all’origine delle trombosi, indotta dalla somministrazione sia dei vaccini a vettore virale, come AstraZeneca e Johnson & Johnson ma anche di quelli a mRNA, come Pfizer e Moderna.
Il piano d’azione è trovare 200 milanesi interessati a partecipare alla ricerca, sottoponendosi a un semplice prelievo di sangue prima e dopo la vaccinazione. Oltre a contribuire alla conoscenza collettiva sui vaccini anti-covid, i partecipanti entreranno in un programma di controllo della loro situazione cardiovascolare, che è sempre bene monitorare, tanto più in questo periodo di pandemia.
I due prelievi serviranno per caratterizzare lo stato di attivazione piastrinica prima della vaccinazione e valutare l’eventuale variazione post vaccino, evidenziando anche se diverse tipologie di vaccino determinino una differente attivazione piastrinica. TREASURE è rivolto alla popolazione con età compresa tra i 18 e i 79 anni, che debba ricevere la prima o la seconda dose di vaccino anti Sars-Cov-2.
I casi di trombosi, per quanto rari, a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno seminato il panico, ma in realtà non c’è dimostrazione scientifica di un nesso di CAUSALITA’, né che le donne siano più a rischio. Per questo motivo, le società scientifiche internazionali hanno raccomandato di indagare sui meccanismi di interazione fra cellule del sangue e vaccini. Un invito che abbiamo subito accolto.
Questo ha dichiarato Marina Camera, Professoressa dell’Università degli Studi di Milano e Responsabile dell’Unità di Biologia Cellulare e Molecolare Cardiovascolare del Centro Cardiologico Monzino, da sempre in prima linea sul fronte della ricerca nell’ambito delle complicanze trombotiche delle patologie cardiovascolari.
“Stando alle raccomandazioni emesse dalle autorità sanitarie europee dopo un primo esame dei dati disponibili, i più indiziati sono i vaccini a vettore virale. Resta il dubbio che i casi segnalati – davvero pochissimi, rispetto ai milioni di dosi già somministrate in Inghilterra e negli Stati Uniti – non c’entrino nulla col vaccino. Dati alla mano, il loro numero è praticamente identico alle trombosi che colpiscono la popolazione non vaccinata. Per questo bisogna assolutamente saperne di più. E non sospendere o rallentare la campagna vaccinale: ammalarsi di COVID-19 è ben più pericoloso che fare un vaccino. Faccio quindi un appello ai milanesi perché partecipino al nostro studio e aiutino la ricerca” conclude Camera.
Per partecipare a TREASURE basta inviare un email all’indirizzo: vaccino.covid@unimi.it oppure chiamare 02.58002256.