250 km in bicicletta dopo un sarcoma per supportare lo IOV

Lorenzo Rama ha 22 anni, è originario di Dueville (Vicenza) ed è un paziente oncologico. O meglio lo era: il sarcoma che due anni fa l’ha colpito è solo un brutto ricordo, ormai. Una storia a lieto fine, che si è tramutata in volontà. 

Lorenzo, infatti, ha deciso di sensibilizzare la gente sull’importanza della ricerca. E di raccogliere fondi per l’ospedale che l’ha curato e salvato: l’Istituto Oncologico Veneto (IOV). Per farlo, partirà il 17 luglio dalla sua casa per un lungo tour in bicicletta: 250 chilometri nel cuore del Veneto, tra Vicenza e Jesolo, Treviso e Sottomarina, per poi tornare a Padova dove lo IOV ha sede. Cinque giorni per parlare e per ascoltare, perché la ricerca ha bisogno di segnali.

L’impresa di Lorenzo Rama: un tour del Veneto in bici dopo un sarcoma per sostenere l’Istituto Oncologico Veneto

“Ho deciso di far partire questa iniziativa in favore dello IOV perchè sono stato un paziente oncologico, sottoposto a intervento chirurgico e a successiva radioterapia. Proprio in quel periodo difficile ho capito che c’è tanto bisogno, ho sentito tanta sofferenza, io stesso ho sofferto” ha raccontato Lorenzo.

La sua idea? Insegnare alla gente che, oltre alla malattia, c’è la vita. Ci sono la forza, la tenacia, la resistenza. Samuele, un suo caro amico, lo seguirà in macchina. E lui, Lorenzo, si fermerà a parlare a chi incontrerà lungo il percorso. Chiederà loro di condividere l’iniziativa, di passare parola, se possibile anche di donare. “Ho conosciuto il cancro, sono guarito grazie alle cure dell’Istituto Oncologico Veneto, ed è giusto che contribuisca affinchè altri non ne abbiano bisogno: questo, grazie ad un supporto alla ricerca scientifica” ha spiegato.

Il Direttore generale dell’Istituto Oncologico Veneto, Patrizia Benini, ha supportato fin da subito l’iniziativa. “Mi piace molto l’immagine di questo ragazzo che, in sella alla sua bicicletta, caschetto in testa, attraversa il Veneto ricordando la sua storia e pensando a noi. Nel frastuono della vita moderna, l’idea che un giovane, che ci ha conosciuto da vicino, pedali concentrando la sua attenzione sulla ricerca scientifica è un segnale encomiabile: i progressi in laboratorio si compiono anche grazie all’iniziativa di singoli, che sono linfa vitale per il nostro guardare al futuro” ha commentato. “È per merito di persone come lui che noi tutti possiamo spingerci lontano, facendoci strada in un altro mare, quello della conoscenza di nuove terapie contro il cancro”.

Che cos’è un sarcoma?

I sarcomi sono un gruppo eterogeneo di tumori, che possono colpire le ossa oppure i tessuti molli. In genere localizzati a livello degli arti superiori o inferiori, si manifestano con la comparsa di una massa evidente e possono avere diverse cause: familiarità, malattie genetiche, infezioni, esposizione a radiazioni o sostanze chimiche. Costituiscono l’1% dei tumori maligni tra gli adulti e il 10-15% nei bambini.

Le più comuni tipologia di sarcoma sono:

  • l’osteosarcoma, tumore diffuso principalmente tra bambini e adolescenti che si sviluppa dai precursori degli osteoblasti e può colpire diverse porzioni di osso
  • il sarcoma di Ewing, in genere localizzato nelle ossa di bacino, torace e gambe
  • il condrosarcoma, più diffuso tra gli adulti nella fascia 20-60 anni
  • il sarcoma sinoviale, che si origina in genere vicino alle grandi articolazioni

In caso la massa sia localizzata, il trattamento d’elezione è l’intervento chirurgico (seguito in genere da chemioterapia e/o radioterapia).

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