Giovedì 25 luglio, il Giffoni Film Festival è stato casa di una proiezione speciale.
Gli spettatori hanno potuto assistere in anteprima al corto “I Nostri Sogni”, realizzato da ragazzi e ragazze con malattie rare o complesse.
Diretto da Riccardo Denaro, e con la partecipazione di Ettore Bassi, Gloria Anselmi, William Angiuli e Gaia Iannone, è il risultato di un progetto nato nel 2022. Un progetto che parla di inclusione, di creatività, di voci che si alzano e di talenti portati in scena.
I Nostri Sogni, un cortometraggio inclusivo
Tutto è cominciato nel laboratorio di storytelling che il gruppo creativo di Elive ha organizzato lo scorso anno per la Federazione Malattie Rare Infantili. Grazie ad esso, e grazie alla realtà virtuale e ai nuovi linguaggi audiovisivi, 24 ragazzi tra i 13 e i 18 anni, affetti da malattie rare, hanno potuto mettere in mostra i loro talenti. Il risultato? Uno dei primi cortometraggi che – in Italia – ha coinvolto direttamente ragazzi affetti da tali patologie. Ragazzi che, come registi e sceneggiatori in erba, hanno immaginato una storia, l’hanno disegnata e l’hanno poi recitata.
“I Nostri Sogni”, corto per il quale Ascanio (reduce dal successo di Amici di Maria De Filippi) ha composto la canzone originale “Superbowl”, è stato creato combinando la realtà virtuale alla versione lineare in 16/9 e non lineare in VR 360°: con il visore 3D, l’esperienza è dunque totalmente immersiva.
L’urgenza di raccontarsi
L’obiettivo del cortometraggio? Stimolare gli adolescenti affetti da malattie rare e complesse a scoprire i loro talenti e a coltivarli. I ragazzi disabili che sono stati coinvolti nel progetto l’hanno fatto con entusiasmo, affiancando il regista e i produttori in ogni fase del film.
“Tutti possiamo inseguire i nostri sogni. Dobbiamo farlo! Il progetto è stato una grande esperienza di crescita, per noi, per i ragazzi, per le famiglie che generosamente si sono messe in gioco per il progetto” ha commentato Denaro. Perché, grazie all’entusiasmo e alla creatività, le difficoltà possono essere superate. O quantomeno sembrare un po’ meno “difficili”.
Tanto più che gli adolescenti hanno bisogno di raccontarsi, a prescindere dalle situazioni che vivono. E “I Nostri Sogni” ha permesso loro di farlo, per spiegare come si convive ogni giorno con una malattia rara o con una disabilità. Perché l’inclusione nasce dalla comprensione, dalla vicinanza e dall’apertura all’altro.