Trentasette progetti di ricerca in differenti aree scientifiche: la ricerca sul cancro corre a Padova. Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ha di recente approvato l’erogazione di fondi per ben 37 progetti e borse di studio presso l’Università di Padova, afferenti a diverse aree scientifiche, con un sostegno complessivo per il 2023 di 4.063.757,47 di euro.
Come sono stati individuati i progetti da AIRC
Si tratta di fondi destinati alla ricerca contro il cancro, ottenuti dai ricercatori tramite il processo di valutazione di AIRC, basato sulla selezione trasparente e indipendente del merito scientifico di ogni progetto. La maggior parte dei fondi AIRC è destinata a progetti di ricerca della durata di cinque anni. Di questi, i progetti di tipo “Investigator Grant” sono guidati da ricercatori affermati e i fondi assegnati coprono il costo della ricerca più quello del personale in formazione che vi lavora.
I sei nuovi progetti del 2023
All’Università di Padova, nel 2023, iniziano sei nuovi progetti selezionati da AIRC e condotti da Marco Agostini, Silvia Bresolin, Michelangelo Cordenonsi, Maria Vittoria Dieci, Massimo Santoro e Ildikò Szabò. Questi si aggiungono ai progetti già in corso e rinnovati, condotti da Paolo Bernardi, Vincenzo Ciminale, Sirio Dupont, Monika Fuxreiter, Arianna Loregian, Fabrizio Mancin, Maria Pennuto, Stefano Piccolo, Erich Piovan, Sara Richter, Chiara Romualdi, Antonio Rosato, Marco Sandri, Claudia Sissi, Gyorgy Szabadkai, Silvio Tosatto, Livio Trentin e Gianpietro Viola.
Le Borse per l’Italia di AIRC
Le “Borse per l’Italia” sono assegnate a giovani ricercatori, a volte anche neolaureati, prima o dopo avere conseguito un dottorato. Si tratta di borse di formazione dedicate all’apprendimento delle basi della ricerca, che offrono la possibilità di acquisire esperienza in Italia presso un laboratorio d’eccellenza. Tra le Borse per l’Italia si sono distinti “Identificazione delle vulnerabilità delle cellule staminali leucemiche nella leucemia mieloide acuta pediatrica” di Maddalena Benetton del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino; “Studio della chinasi di adesione focale (FAK) quale nuovo mediatore del cross-talk BCR- ROR1 nella progressione della leucemia linfatica cronica (LLC)” a firma di Nayla Mouawad, Dipartimento di Medicina.
Il My First AIRC Grant
Il “My First AIRC Grant” (MFAG) è invece assegnato a ricercatori che abbiano già maturato un’esperienza di ricerca oncologica in Italia o all’estero. I fondi offrono la possibilità di sperimentare la conduzione del proprio progetto in una struttura italiana di eccellenza e di diventare progressivamente autonomi e indipendenti. A Padova i ricercatori già sostenuti con un MFAG, oltre alla new entry per il 2023 Patrizia Romani, sono: Vincenzo Amendola, Enrica Calura, Gaia Codolo, Luigi Leanza e Marco Montagner. Debutta quindi in My First AIRC Grant il progetto dal titolo “Ruolo della ferroptosi nella disseminazione dipendente da Rac1 delle cellule di melanoma” di Patrizia Romani del Dipartimento di Medicina molecolare.
I grant Start-Up assegnati da AIRC ai ricercatori padovani
I grant Start-Up sono assegnati a ricercatori eccellenti che abbiano già dimostrato una significativa esperienza scientifica in un laboratorio all’estero e permettono di gestire il lavoro di ricerca in assoluta autonomia avviando un laboratorio in Italia. All’Università di Padova AIRC sostiene il prezioso lavoro di Francesco Boccalatte.
Alcuni dei nuovi progetti finanziati da AIRC
Tra i progetti Investigator Grant avviati nel 2023 si va dal “Modello di un chip integrato multicellulare: un ruolo nuovo ed inesplorato per il cancro del retto” di Marco Agostini del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche; a quello di Silvia Bresolin del Dipartimento di salute della donna e del bambino dal titolo “Una strategia multimodale integrata a singola cellula per eradicare la leucemia mielomonocitica giovanile”.
AIRC sostiene anche i progetti “Come l’invecchiamento dell’individuo e la senescenza dei tessuti influenzano l’insorgenza dei tumori” di Michelangelo Cordenonsi del Dipartimento di Medicina molecolare e “Personalizzazione del trattamento con immunoterapia per pazienti con diagnosi di carcinoma mammario “triplo negativo” attraverso lo studio del profilo immuno-metabolico del tumore e dell’ospite” di Maria Vittoria Dieci del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche; oltre a “Verso nuovi approcci terapeutici per il melanoma: il ruolo del mevalonato nel melanoma metastatico” di Massimo Santoro, Dipartimento di Biologia. Tra i nuovi progetti del 2023 anche “Dal trattamento combinato che arresta la progressione dei tumori a prognosi sfavorevole verso una possibile applicazione clinica” di Ildikò Szabò del Dipartimento di Biologia.