Ipertermia oncologica: in Veneto il Centro specializzato Gruppo Medico Serena
L’ipertermia oncologica è una strategia terapeutica ormai consolidata per la lotta ai tumori, che prevede la somministrazione combinata di cure tradizionali (chemioterapia, radioterapia) e, appunto, ipertermia. La sua applicazione nella pratica clinica è in via di diffusione, ma rimane vincolata alle condizioni normative dei vari Paesi. In Italia alcuni passi in avanti sono stati fatti, tanto che un recente studio pubblicato su una rivista di oncologia tedesca ha coinvolto anche il Centro Veneto di ipertermia oncologica Gruppo Medico Serena, diretto dal Dott. Sergio Maluta, tra i maggiori esperti al mondo in questo campo.
In un’intervista rilasciata a Di Salute, il dott. Maluta sottolinea come il nostro Paese, a livello di diffusione dell’ipertermia oncologica, si trovi ad ora in una posizione intermedia. «Guardando alla situazione europea, siamo in ritardo rispetto ad altre nazioni come Germania, Svizzera e Olanda, ma anche più avanti rispetto ad altre, come Francia e Gran Bretagna.
Nel 2022 l’ipertermia, già inserita nel prontuario nazionale delle cure oncologiche, è stata recepita dalle linee guida dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica – l’AIRO – per il trattamento del tumore della mammella e dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – l’AIOM – per i sarcomi delle parti molli. Puntiamo adesso a far riconoscere la validità del trattamento anche per altri tipi di tumore».
Quali tumori vengono trattati con l’ipertermia al Centro Veneto di ipertermia oncologica di Gruppo Medico Serena?
«L’ipertermia come cura complementare anticancro è indicata per il trattamento di molti tumori, tra cui i sarcomi delle parti molli, le grosse adenopatie del collo, le recidive cutanee dei tumori della mammella, tumori del colon, retto, esofago, polmone, prostata. La terapia si è dimostrata più efficace per quei tumori che rispondono poco o per nulla alle cure tradizionali, come i tumori cerebrali e del pancreas. In questi casi si possono ottenere risultati anche inaspettati, con l’aumento delle prospettiva di vita per il paziente.
L’ipertermia oncologica va sempre intesa come un potenziamento dei trattamenti standard: numerosi studi ne dimostrano la validità in associazione a chemioterapia e radioterapia. Inoltre sono in corso delle ricerche per valutarne l’apporto di rinforzo all’immunoterapia con anticorpi monoclonali, ma non ci sono ancora dati sufficienti».
Come si esegue l’ipertermia oncologica presso il Centro Veneto di ipertermia oncologica?
Con un numero approssimativo di 54 pazienti all’anno trattati con ipertermia oncologica, il Gruppo Medico Serena di Padova, in Veneto, si allinea alla media di altri Centri di eccellenza europei, disponendo di macchinari sia per la terapia superficiale con microonde, sia per la terapia intensiva profonda con radiofrequenze.
«Per svolgere la terapia di ipertermia oncologica utilizziamo la tecnica capacitiva, che consiste nell’applicazione di 2 sorgenti di onde elettromagnetiche poste in contrapposizione fra loro, ad esempio nella parte anteriore e posteriore del corpo del paziente. Questi dispositivi non emanano calore, ma generano un campo magnetico che attraversa i tessuti malati, innalzandone la temperatura e provocando quindi la morte delle cellule tumorali. L’ipertermia non danneggia perciò la cute del paziente e non comporta altri effetti collaterali negativi, integrando chemioterapia e radioterapia senza aumentarne la tossicità».
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