Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) rappresentano una sfida significativa per i pazienti, soprattutto quando si tratta di pianificare viaggi e vacanze. Tuttavia, grazie ai consigli forniti dai gastroenterologi AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri) e l’associazione AMICI Italia, viaggiare diventa una possibilità per i pazienti con MICI. In questo articolo, esploreremo i suggerimenti chiave forniti dai medici per affrontare i viaggi in sicurezza e gestire adeguatamente la terapia farmacologica.
Viaggiare con le malattie infiammatorie intestinali: considerazioni e consigli

Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), tra cui la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, rappresentano patologie croniche e ricorrenti che colpiscono migliaia di italiani. I sintomi caratteristici, come crampi addominali, stanchezza cronica e sanguinamenti, possono rendere il viaggio una sfida per i pazienti.
“Il viaggio invece non è considerato controindicato se pianificato in modo opportuno e nel rispetto delle proprie condizioni, mentre la rinuncia a priori ha un effetto negativo sulla qualità della vita”, afferma Salvo Leone Direttore di AMICI Italia (Associazione Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino) che ha dato voce alle numerose domande dei pazienti aspiranti viaggiatori, a cui ha risposto la Dott.ssa Maria Cappello, gastroenterologa, responsabile dell’Ambulatorio MICI del Policlinico di Palermo e Consigliere Nazionale dell’AIGO
Pianificare il viaggio in base alla condizione attuale
Viaggiare durante una riacutizzazione dei sintomi o subito dopo un intervento chirurgico potrebbe non essere sicuro per i pazienti con MICI. Tuttavia, se la malattia è in remissione grazie alla terapia, il viaggio può essere preso in considerazione. Consultarsi con il proprio medico gastroenterologo è essenziale per valutare se il viaggio è appropriato e sicuro in base alla situazione individuale del paziente.
Continuare la terapia di mantenimento e prendere precauzioni
Durante il viaggio, è fondamentale continuare la terapia di mantenimento prescritta dal medico per ridurre il rischio di riacutizzazioni. Portare con sé una copia del piano terapeutico e delle prescrizioni dei farmaci è altrettanto importante, poiché l’accesso ai farmaci può essere difficile in alcuni paesi senza prescrizione medica. Inoltre, se il paziente assume farmaci biologici o terapie topiche, è consigliabile ottenere una certificazione medica che attesti la necessità di trasportare tali farmaci nel bagaglio a mano.
Riconoscere i sintomi e prepararsi per le emergenze
Essere consapevoli dei propri sintomi e sapere come riconoscere una riacutizzazione dei campanelli d’allarme delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali è essenziale durante il viaggio. Identificare gli ospedali più vicini alla destinazione e avere a disposizione numeri di emergenza può essere utile in caso di bisogno. Inoltre, per i pazienti che assumono farmaci immunosoppressivi, è importante prestare attenzione a segnali di avvertimento di possibili infezioni e cercare immediatamente assistenza medica se necessario.
Precauzioni riguardo all’acqua e all’igiene locale
Durante i viaggi all’estero, i pazienti con MICI, Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, devono prestare particolare attenzione all’acqua potabile e all’igiene locale. Il rischio di contrarre infezioni intestinali può essere maggiore in alcuni paesi con situazioni igieniche o reti idriche inadeguate. Pertanto, è consigliabile seguire alcune precauzioni generali:
- Bere sempre acqua in bottiglia e utilizzarla anche per lavarsi i denti.
- Evitare di inghiottire acqua facendosi la doccia, in piscina e anche in mare.
- Evitare il ghiaccio nelle bibite o nei cocktail e anche il gelato.
- Evitare cibi crudi, verdure o frutta fresche anche se lavate.
- Bere bevande gassate, in lattina o bottiglia e chiuse ermeticamente.
- Non acquistare cibo da ambulanti.
- Evitare i latticini se non si è sicuri che siano pastorizzati.
- Alcoolici o cibi piccanti possono essere stimolanti della motilità intestinale e quindi peggiorare i sintomi.
- Non sperimentare il consumo di pietanze e alimenti senza una adeguata informazione su provenienza e metodi di cottura.
Scelta della destinazione e consigli per il viaggio
La scelta della destinazione del viaggio dovrebbe essere basata sulla severità della malattia e sulle esigenze individuali del paziente. Visitare una capitale europea, ad esempio, potrebbe rappresentare un viaggio meno avventuroso ma più sicuro rispetto a un safari in Africa. Il mezzo di trasporto utilizzato, come aereo, treno, nave o automobile, dovrebbe essere selezionato tenendo conto della comodità di accesso alle toilette, soprattutto per i pazienti che soffrono di diarrea frequente.
“I gastroenterologi che prendono in carico i pazienti con MICI – aggiunge il Presidente di AIGO, Dott Marco Soncini – sono gli interlocutori preferenziali e il paziente non deve essere riluttante a porre domande che riguardano una vacanza perché un’occasione piacevole di svago e a volte di crescita culturale senza le adeguate informazioni può diventare un incubo”. “Non dimenticate inoltre – conclude Salvo Leone, direttore di AMICI Italia – che associazioni di pazienti, sia nazionali come AMICI che internazionali come EFFCA, sono una fonte affidabile di informazioni “.